E' abbastanza noto l'indovinello del sincero e del mentitore:
due porte, sorvegliate da altrettanti demoni, portano l'una alla salvezza e l'altra a morte certa. Uno dei demoni mente sempre, l'altro è sempre sincero: facendo una sola domanda ad uno dei due in modo che rispondano "si" o "no", bisogna individuare la porta giusta.
Esiste tuttavia un'interessante variante al gioco: i demoni conoscono la nostra lingua, ma non così viceversa. Risponderanno quindi "bur" e "nir" ma noi non siamo in grado di sapere se "bur" (o "nir") corrisponda a "sì" o "no".
Quali sono le domande da farsi?
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Soluzione
La risposta "classica" al primo quesito è porre la seguente domanda ad uno dei sorveglianti:"se chiedessi al dèmone vicino a te se questa porta conduce alla salvezza, egli mi risponderebbe sì?"Se mi risponde "no", varco la porta, altrimenti scelgo l'altra.Tuttavia il quesito può porsi anche invertendo la domanda: "se chiedessi al dèmone vicino a te se questa porta conduce alla salvezza, egli mi risponderebbe no?" Se mi risponde "sì", varco la porta, altrimenti scelgo l'altra.Si vede quindi che il significato intrinseco delle parole "sì" e "no" viene meno, per cui il quesito si può porre:"se chiedessi al dèmone vicino a te se questa porta conduce alla salvezza, egli mi risponderebbe bur (o nir)?"Se mi risponde "nir" (o "bur"), varco la porta, altrimenti scelgo l'altra.
da wikipedia
L'indovinello è un gioco costituito da un testo scritto, generalmente in forma di epigramma, e costituisce il prototipo dei giochi in versi in enigmistica classica. Scopo del gioco è, naturalmente, indovinare quale oggetto si celi dietro tali versi, tenendo presente che la composizione è a doppio soggetto: presenta, cioè, un significato reale nascosto dietro un significato apparente. Maestri indiscussi dell'indovinello enigmistico, e più in generale del gioco epigrammatico, furono Aldo Vitali, Gianfranco Riva e pochi altri autori.